giovedì 10 gennaio 2019

VOGLIO ANDARE A VIVERE AD... ALLEGHE!

Lo scorso settembre, complice una irrefrenabile voglia di visitare posti nuovi, ho deciso di farmi un regalo e prenotare due settimane di vacanza ad Alleghe, ridente località adagiata ai piedi del Monte Civetta e considerata, proprio in virtù della sua privilegiata posizione geografica, una delle perle delle Dolomiti Bellunesi.

Benvenuti ad Alleghe!

Ho sempre avuto un debole per i laghi di montagna: il solo osservarli, o passeggiare lungo le loro placide sponde, riesce a trasmettermi una sensazione di serenità e di benessere interiore inspiegabile a parole. Così, quando ho scoperto che a neppure cinquanta chilometri da Belluno esisteva un lago, uno splendido lago, sulle cui rive ammantate di boschi si affacciava un piccolo borgo dall'atmosfera fiabesca, ho subito iniziato a raccogliere informazioni al riguardo, rimanendo talmente ammaliata dalle foto di paesaggi trovate su internet, da decidere seduta stante che sì, sarebbe stato quello il luogo dove avrei trascorso le mie imminenti vacanze estive.

Tramonto sul lago di Alleghe

Il tempo di studiare qualche bell'itinerario e prenotare un delizioso appartamentino mansardato a pochi passi dal centro del paese ed ero già là, a riempirmi gli occhi di meraviglia al cospetto di uno dei giganti di roccia più maestosi delle Dolomiti.
Se prima di partire mi avessero detto che, una volta visitata questa zona del Veneto avrei messo in discussione la bellezza, per me unica e rara, del vicino Trentino Alto Adige, non dico che ne avrei dubitato ma quasi sicuramente avrei storto la bocca.
Perché l'Agordino, toponimo col quale viene comunemente indicato il territorio della provincia di Belluno che si estende lungo l'alto e medio bacino del torrente Cordevole, non è una regione di cui si parla molto, pur ospitando borghi deliziosi e pur essendo attorniata da quattro dei nove sistemi dolomitici dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Ecco dunque 10 validissimi motivi per scegliere Alleghe come meta del vostro prossimo viaggio, motivi che poi sono gli stessi per cui anch'io non vedo l'ora di tornarci. Pronti a scoprirli insieme? Cominciamo! 😉

Sasso dipinto posto all'ingresso di Alleghe, opera dell'artista locale Luciano Piani

1) Per perdersi tra alberghi storici e vecchi tabià

Circondato da una cornice naturale unica, fatta di boschi e rilievi montuosi a perdita d'occhio, l'abitato di Alleghe sorge ad un'altitudine di 980 metri s.l.m., in una zona frequentata fin dall'Età della pietra - come dimostrano i consistenti rinvenimenti di frecce, punte di lance e sepolture nei dintorni del borgo - ma che conserva, nel suo aspetto attuale, tracce di culture ed epoche storiche molto diverse fra loro.
Lasciandoci alle spalle la piazza principale del paese, sulla quale si affacciano sia la settecentesca chiesetta intitolata a San Biagio, sia i rinomati alberghi "Centrale" e "Alle Alpi", basta infatti incamminarsi lungo i silenziosi vicoli che ne caratterizzano il centro storico per imbattersi in una serie di suggestivi tabià, imponenti costruzioni in muratura e legno un tempo utilizzate come stalle, fienili, ripostigli per gli attrezzi o magazzini ad uso collettivo, accanto alle quali spiccano abitazioni più moderne, adorne di fiori ed elementi architettonici riconducibili al periodo di prosperità che il territorio Agordino visse, tra XIV e XVIII secolo, prima sotto il dominio Boemo-Ungherese e poi sotto quello della Repubblica di Venezia.

Barchette ormeggiate lungo le sponde del lago di Alleghe

2) Per fare il giro del lago e restare ammaliati dalle sue incredibili sfumature di verde

Originatosi nel 1771 in seguito al distaccamento di due enormi frane dalla sommità del Monte Piz, il lago di Alleghe è indiscutibilmente una delle attrazioni turistiche più conosciute del bellunese. Incastonato nel cuore dell'Alta Val Cordevole, lungo la statale che da Cencenighe Agordino conduce a Caprile, sono infatti moltissime le persone che accorrono qui durante i mesi estivi, chi per trascorrere qualche ora di relax nella spiaggetta attrezzata all'ingresso del paese, chi per noleggiare un pedalò e fotografare da vicino le famigliole di anatre e cigni che sguazzano beate tra le sue acque, chi per sgranchirsi un po' le gambe percorrendo il bel sentiero ad anello che ne costeggia il perimetro. Se a tutte queste attività si aggiungono poi la possibilità di pattinare sulla sua superficie ghiacciata in inverno (a disposizione dei più sportivi c'è addirittura un palaghiaccio!) e di raggiungere in bicicletta, semplicemente partendo dalle sue sponde, località incantevoli come Rocca Pietore e Sottoguda, ditemi voi se il lago di Alleghe non è la destinazione perfetta per gli amanti dell'outdoor!

Il lago di Alleghe e le sue incredibili sfumature di verde

3) Per ammirare dal vivo i meravigliosi graffiti di Laura Ballis

La violenta ondata di maltempo che ha investito Alleghe lo scorso 29 ottobre, ha provocato ingenti danni non soltanto ai magnifici boschi che circondano il centro abitato, letteralmente rasi al suolo dalla furia del vento, ma pure agli edifici situati in riva al lago, sommersi da fango e detriti in seguito al repentino innalzamento del livello dell'acqua. Uno di questi edifici, posto all'ingresso della frazione di Masarè, era lo studio di Laura Ballis, apprezzata artista alleghese le cui opere, realizzate con la tecnica del graffito, sono ammirabili sulle pareti esterne di diverse case ed attività commerciali del paese: come l'Enoteca Rudatis, impreziosita da un enorme Bacco che, seduto in barca, osserva sorridendo l'incredibile mole del Civetta.
Non voglio svelarvi, per ora, dove si trovino gli altri graffiti, ma se come me amate immergervi nella cultura dei luoghi che visitate anche attraverso questo genere di "cacce al tesoro", sono certa che ad Alleghe troverete pane per i vostri denti!

"Bacco ad Alleghe" (graffito di Laura Ballis e Giovanni Sogne)

4) Per lustrarsi gli occhi di fronte alla "Parete delle Pareti"

Spartiacque naturale tra l'Agordino e la Val di Zoldo, il Gruppo del Civetta è senza dubbio uno tra i più stupefacenti colossi dolomitici che io abbia mai avuto la fortuna di vedere dal vivo. Ammirabile in tutta la sua maestosità da qualsiasi sponda del lago di Alleghe, lo scrittore Dino Buzzati lo definì, per via dello straordinario susseguirsi di guglie, torri e cime che ne caratterizza il profilo, "la muraglia di roccia più bella delle Alpi", mentre per gli appassionati di arrampicata non esiste palestra migliore della sua vertiginosa parete nord ovest - larga la bellezza di 4 km e culminante nei 3.220 metri della sua vetta principale! - per mettere alla prova le proprie abilità alpinistiche lungo tracciati e vie ferrate fino al sesto grado di difficoltà.

Sua Maestà il Monte Civetta

5) Per trascorrere una notte ad alt(issim)a quota

Attraversato da alcuni dei percorsi escursionistici più belli delle Dolomiti Bellunesi, il Gruppo del Civetta ospita in tutto quattro rifugi, isolati al punto tale da essere raggiungibili unicamente a piedi: il Rifugio Coldai (2.135 m), situato in prossimità dello scintillante laghetto omonimo, il Rifugio Tissi (2.250 m), abbarbicato in vetta al Col Reán, il Rifugio Vazzolèr (1.714 m), immerso in un lussureggiante bosco di larici ai piedi delle prestigiose torri Trieste e Venezia e il piccolo Rifugio Torrani (2.984 m), punto d'appoggio preziosissimo per gli alpinisti impegnati nell'ascesa alla cima del Civetta, nonché unico dei quattro ad essere intitolato ad una donna.
Consigliarvi il più accogliente, o quello da cui godere della vista migliore, sarebbe per me come dover scegliere tra pizza e Nutella, ovvero impossibile. Se avete buone gambe e una certa esperienza di vie ferrate, sappiate però che esiste un modo per visitarli tutti quanti, un lungo ed estenuante trekking coincidente nel suo tratto iniziale con la famosa Alta Via 1 delle Dolomiti che, attraversando scenari naturali pazzeschi, conduce dal Rifugio Coldai dritto sino all'ardito Rifugio Torrani, dove è possibile cenare e pernottare prima di rimettersi in marcia verso nuove destinazioni.

Il Rifugio Sonino al Coldai, uno dei quattro disseminati nel gruppo montuoso del Civetta

6) Per raggiungere in funivia uno dei balconi panoramici più belli delle Dolomiti

Pur non offrendo grosse possibilità in termini di svago e vita notturna (ma dopo una giornata passata a scarpinare su e giù per i monti, chi è che ha ancora energie per uscire la sera?), uno degli innegabili punti di forza di Alleghe è la sua posizione centrale rispetto a moltissime vallate dolomitiche, raggiungibili in pochi minuti di macchina o, in alternativa, utilizzando gli efficienti impianti di risalita che collegano il paese ai 1.922 metri del Col dei Baldi, crocevia di sentieri e percorsi escursionistici tra i più appaganti dell'intero comprensorio del Civetta.
Basta dare una rapida occhiata alla webcam installata in prossimità dell'arrivo della cabinovia per rendersi conto della grandiosità di questo luogo: quanti altri belvedere conoscete da cui sia possibile ammirare lo stesso, incredibile, mare di montagne?

Quando si dice un mare di montagne!

7) Per immergere i piedi alla base di gelide cascate d'acqua

A poco meno di un'ora di cammino da Alleghe, incastonato tra le pareti rocciose di un meraviglioso anfiteatro naturale, c'è un angolo di Veneto che in pochi conoscono e che il turismo di massa non ha per fortuna ancora deturpato: si tratta della cascata di Masarè (nota anche come cascata del Ru Col AutRu de Rialt), spettacolare salto d'acqua che precipita per oltre 40 metri dal versante occidentale del Civetta fin giù nel torrente Cordevole, principale immissario del lago di Alleghe.
Raggiungere la cascata non è difficile, basta avere un minimo di confidenza con gli ambienti di montagna - l'itinerario, seppur breve, si svolge infatti prevalentemente nel bosco - e la giusta attrezzatura qualora si decida di affrontarlo in inverno; una volta arrivati, starà poi a voi valutare se fermarvi a riprendere fiato comodamente seduti alla sua base oppure proseguire, lungo il sentiero attrezzato 563, in direzione prima della cosiddetta Casera Casamatta e poi dello storico Rifugio Tissi (opzione che mi sento tuttavia di consigliare SOLO ad escursionisti esperti).

La spettacolare cascata del Ru Col Aut a Masaré, frazione di Alleghe

8) Per ripercorrere i passi di Giosuè Carducci

Tutti noi conosciamo Giosuè Carducci per le toccanti poesie che ci ha lasciato, versi intrisi di ideali patriottici, richiami al mondo classico e nostalgici ricordi giovanili che hanno influenzato per decenni la cultura del nostro paese.
In pochi sanno però che, negli ultimi anni della sua vita, il poeta trascorse diverse estati sulle Dolomiti, spinto da medici e colleghi universitari convinti che solo l'aria salubre della montagna avrebbe potuto curare i malesseri fisici che lo affliggevano.
Fu così che, dopo una serie di fugaci soggiorni tra Val d'Aosta, Garda Lombardo e Friuli Venezia Giulia, nel luglio del 1886 il Carducci arrivò a Caprile, dove restò per circa un mese alloggiando presso l'ormai dismesso albergo "Alle Alpi".
La permanenza in questa tranquilla frazione di Alleghe situata alla confluenza dei torrenti Cordevole e Fiorentina si rivelò fin da subito molto piacevole per il poeta, che amava trascorrere le sue giornate passeggiando nel bosco e osservando dal basso montagne talmente perfette da sembrare opera di Michelangelo o Brunelleschi.
Oggi, grazie ad un sentiero tematico a lui dedicato, è possibile ripercorrere quelli che furono i passi del Carducci, accompagnati dall'onnipresente sagoma del Civetta in un itinerario alla scoperta di antichi villaggi ladini e punti panoramici da brivido.

Sentiero Tematico "Giosuè Carducci", tabella informativa posta all'ingresso di Caprile

9) Per scoprire valli incontaminate circondate da montagne a perdita d'occhio

Percorrendo la strada provinciale che collega Alleghe a Selva di Cadore, è possibile raggiungere, in circa mezz'ora di macchina, un tesoro di rara bellezza, una piccola valle "coperta di boschi, sparsa di villaggi e chiusa in giro da gigantesche montagne dolomitiche" (per dirlo con le parole dell'abate Antonio Stoppani, padre fondatore della geologia italiana) dove il tempo sembra essersi fermato a parecchi secoli fa: è questa la prima impressione che ho avuto addentrandomi tra le viuzze di Colle Santa Lucia, una delle località più conosciute - e fotografate - della Val Fiorentina.
Se cercate un posticino tranquillo dove trascorrere qualche ora, o perché no qualche giorno, immersi nella natura e nel silenzio più totali, fateci un pensierino: vi assicuro che passeggiare ammirando in un colpo solo Marmolada, Pelmo, Civetta, Lastoi de Formìn e altri mirabolanti gruppi montuosi, non è una cosa che succede ovunque!

Scorcio di Colle Santa Lucia, una delle località più conosciute della Val Fiorentina

 10) Per visitare il centro geografico delle Dolomiti

Vi siete mai chiesti dove si trovi esattamente il centro geografico delle Dolomiti?
Pur frequentando da quasi dieci anni queste fantastiche montagne, devo ammettere che, se mi aveste posto lo stesso quesito prima dello scorso settembre, avrei sgranato gli occhi ed esclamato un grandissimo "Boooh!". Mai e poi mai avrei immaginato di trovare risposta a tutti i miei dubbi semplicemente passeggiando in Val Ombretta, paradisiaca vallata alpina adagiata alle pendici della strapiombante parete sud della Marmolada, insignita nel 2017 del titolo di "Cuore geografico delle Dolomiti".
Riconoscimento che il comune di Rocca Pietore ha voluto festeggiare posizionando, a metà strada tra la Malga Ombretta e il Rifugio Falier, una sorta di totem in legno con indicati i punti cardinali e le coordinate del posto, affinché chiunque capiti da queste parti capisca subito di trovarsi in un luogo speciale.

L'idilliaca Val Ombretta, cuore geografico delle Dolomiti

INFORMAZIONI PRATICHE:

Esistono diversi modi per raggiungere Alleghe in macchina. Per chi viene da nord, basta percorrere l'A22 fino all'uscita Egna-Ora, e una volta qui proseguire prima lungo la SS 48 in direzione Passo San Pellegrino, poi lungo la SP 346 in direzione Cencenighe Agordino e infine lungo la SR 203 in direzione Alleghe. Per chi come me viene invece da sud e nello specifico da Roma, il discorso è un po' più complesso, perché non soltanto bisogna districarsi tra ben cinque autostrade diverse (che sono nell'ordine: A1, A14, A13, A4 e A27), ma se non si presta la dovuta attenzione alla segnaletica, il rischio di sbagliare casello d'uscita è dietro l'angolo (a me è successo due volte, una a Bologna e l'altra a Padova, ma c'è da dire che non avevo mai percorso prima questa tratta). A qualsiasi ora voi partiate, a qualsiasi velocità voi viaggiate, mettete comunque in conto almeno 6-7 ore per giungere a destinazione.

Mappa di Alleghe (© OpenStreetMap)

10 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie di cuore, ho cercato di farci stare un po' tutto quello che mi ha colpito di più di Alleghe... ma d'altra parte con quei paesaggi difficile non innamorarsene! ;-)

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  2. A vedere le foto, deve essere un luogo spettacolare! Figuriamoci dal vero :) Non conoscevo Alleghe (e le Dolomiti bellunesi in generale) ma anche questa zona è interessante e niente da invidiare con Trentino e Alto Adige.

    Ma sai che non sapevo proprio che Giosuè Carducci venne qua in vacanza per curare i suoi malanni fisici? E non sono niente male i graffiti di Laura Ballis.

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    1. Ebbene sì, Carducci era innamorato delle Dolomiti! Ho letto alcune lettere che scrisse ai suoi collaboratori mentre si trovava in vacanza ad Alleghe e rendono proprio l'idea di quanto già all'epoca questi paesaggi fossero meravigliosi. Anche i graffiti dal vivo sono molto belli, ce ne sono diversi sparsi per il paese, magari ci scriverò un post... chissà! Il Veneto è stata una rivelazione per me: non pensavo esistessero luoghi che potessero competere col Trentino in quanto a bellezza, ma mi sbagliavo... montagne e persone fantastiche! :-)

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  3. Me lo segno. Vado. Sono già in viaggio. (Conosco le Dolomiti zona Val Badia e Pusteria, ma non queste).

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    1. Sono certa che ti piaceranno, se hai amato l'Alto Adige il Veneto non ti deluderà: ci sono il doppio, ma che dico il triplo, delle montagne (non tutti lo sanno ma la provincia di Belluno detiene da sola quasi la metà delle Dolomiti)! Buon inizio settimana Maddalena! ;-)

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  4. Grazie di cuore, notizie preziose. Parto la prossima settimana. Buona vita.

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    1. Grazie a te per il commento, se hai bisogno di altre informazioni scrivimi pure senza problemi, sono contenta di aiutarti. Buona permanenza ad Alleghe! :-)

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  5. Siamo tra le Dolomiti agordine da un mese e ci credi che sono stata una sola volta ad Alleghe?! Mi segno alcune dritte e corro a rimediare!

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    1. Anch'io ci sono stata solo una volta, ma mi è piaciuta tantissimo: ci sono un sacco di sentieri intorno al paese, una pista ciclabile che arriva dritta fino a Sottoguda - e anche lì, percorsi a non finire! - e cosa più importante, zero confusione (i turisti tendono un po' a snobbare questa zona, o a passarci distrattamente magari per andare in località più "blasonate")... approfittatene! :-)

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