martedì 30 giugno 2020

SCARPINANDO IN VAL DI ZOLDO: DAL LAGO DI PONTESÈI AL RIFUGIO CASÈRA BOSCONERO

Quella al Rifugio Bosconero è stata in assoluto la prima escursione che ho fatto una volta arrivata in Val di Zoldo. Costruito sui ruderi di un'antica casèra, utilizzata per anni come bivacco dagli alpinisti impegnati nella conquista delle vertiginose crode circostanti (solo per citarne tre: Sasso di Bosconero, Sasso di Toanella e Rocchetta Alta, tutte superiori ai 2.400 metri d'altezza!), esistono diversi modi per raggiungere la verdeggiante radura prativa dove sorge l'edificio: partendo dal bacino artificiale di Pontesèi e risalendo, per un paio d'ore circa, la scoscesa Val de Bosconero (segnavia 490, più diretto, o 485, leggermente più lungo); incamminandosi dalla località "I Ciompi" poco fuori Forno di Zoldo e proseguendo sempre dritti in direzione Casèra del Fagarè - Casèra del Mugòn (segnavia 491, quindi 490); lasciando la macchina al Passo Cibiana e percorrendo l'ultimo tratto dell'Anello Zoldano, o una delle sue varianti, fino ad intercettare il sentiero proveniente dal rifugio.
Quale itinerario ho scelto io? Ve lo racconto in questo post! 😊

Ometto di pietra lungo il sentiero per il Rifugio Casèra Bosconero

mercoledì 20 maggio 2020

VOGLIO ANDARE A VIVERE A... FORNO DI ZOLDO!

Ci sono luoghi capaci di conquistarti al primo sguardo, con la sfolgorante bellezza dei loro paesaggi ed il fascino senza tempo delle architetture che li caratterizzano: uno di questi luoghi è senza dubbio la Val di Zoldo. Incastonata tra le gigantesche moli di Pelmo, Civetta e Bosconero, ho avuto la fortuna - sì, per me poter ammirare da vicino montagne del genere è una grandissima fortuna! - di trascorrere qui le due settimane centrali di settembre, scegliendo come base per i miei "vagabondaggi" la deliziosa cittadina di Forno di Zoldo, porta d'accesso all'incontaminato Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e punto di partenza ottimale per avventurarsi alla scoperta delle strabilianti catene montuose che delimitano il territorio valligiano.

Benvenuti a Forno di Zoldo!

domenica 16 febbraio 2020

LE MONTAGNE INCANTATE: 20 LUOGHI DA SCOPRIRE CAMMINANDO LUNGO IL SENTIERO ITALIA CAI

Quando la scorsa primavera l'ufficio stampa del CAI, il Club Alpino Italiano, mi ha contattata per presentarmi il suo ultimo progetto editoriale, vale a dire la splendida collana ideata in collaborazione con National Geographic dal titolo "Le Montagne Incantate", neanche a farlo apposta avevo da poco terminato di leggere il primo dei 9 volumi della raccolta, rimanendo letteralmente a bocca aperta di fronte alle spettacolari vedute dolomitiche (opera del talentuoso team di fotografi de "L'Altro Versante") poste a corredo di ciascun articolo contenuto al suo interno.
Immaginate dunque lo stupore - e l'enorme emozione! - una volta realizzato che avrei ricevuto a casa tutte e otto le uscite successive, semplicemente in cambio di una breve recensione mensile sulla mia pagina Facebook... potevo forse tirarmi indietro, perdendo così l'occasione di aggiungere agli scaffali della mia libreria la prima opera completa dedicata alle terre alte italiane, io che quando sento anche solo nominare guide o riviste inerenti alla montagna vado in brodo di giuggiole?

"Dal Carso alle Dolomiti d'Ampezzo", 1° volume della collana "Le Montagne Incantate"