venerdì 21 agosto 2015

SANTUARI NASCOSTI DELLA VALLE DI LEDRO: ECCO I MIEI PREFERITI!

Sono trascorsi più di due mesi dall'ultima volta che ho scritto sul blog ed altrettanti dal mio ultimo weekend in Valle di LedroMa quanto vola il tempo? 
Mi ero ripromessa, prima di partire, che appena rientrata avrei condiviso con voi pensieri ed impressioni su luoghi visitati, escursioni fatte e prelibatezze assaggiate, e invece niente: tra turni di lavoro che mi hanno costretto a trascorrere l'estate in città (ma sto mettendo le crocette sul calendario perché a settembre... vacanza!) ed un imminente cambio casa con relativi trasloco ed operai da seguire, ho avuto talmente poco tempo libero, ho accumulato talmente tanti post nella cartella "Bozze", che non so né da quale partire né se riuscirò mai a pubblicarli tutti.

Parole sante, Miguelito!

Cominciamo dunque a sfoltire questo lungo elenco di articoli incompiuti parlandovi di due adorabili chiesette di montagna in cui mi sono imbattuta per puro caso vagabondando lungo i numerosi sentieri della Valle di Ledro. Due luoghi di culto semisconosciuti ai più, un po' per la loro posizione arroccata e nascosta tra i monti, un po' per le loro microscopiche dimensioni, ma accomunati da delle vicende storiche così curiose che spero facciano nascere anche in voi la voglia di visitarli.
Allora via, che il tour alla scoperta del Santuario della Madonna Addolorata di Barcesino e della chiesetta di San Martino sopra Pieve di Ledro abbia inizio! 😉

Il santuario di Barcesino (sinistra) e quello sopra Pieve di Ledro (destra)

SANTUARIO DELLA MADONNA ADDOLORATA 
(Barcesino)

Posizione e descrizione: immerso tra i boschi e le rocce del Monte Valera, a circa 1 km di distanza dal centro della minuscola frazione di Barcesino, il santuario dedicato alla Madonna Addolorata sorge all'imbocco della Val Giumella, lungo la vecchia strada che collegava la Valle di Ledro a Riva del Garda e al culmine di una scalinata di oltre 70 gradini da cui godere, soprattutto nelle giornate di cielo terso, di un bel colpo d'occhio sul vicino borgo di Molina di Ledro.

La scalinata che conduce al santuario; sulla sinistra, il segnavia per la Val Giumella

Conosciuta fino al 1909 come Santuario della Madonna delle Ferle, per via dell'usanza in voga tra i paesani di appendere, in caso di guarigione, le proprie stampelle (le ferle, per l'appunto) alle sue pareti come ex-voto, la chiesetta ospita al suo interno una serie di delicati affreschi realizzati ad inizio Ottocento dal pittore Giuseppe Craffonara (1790-1837) ed è caratterizzata da una facciata rosa pastello incorniciata da finte colonne dipinte e sormontata da una scritta in latino.

Il Santuario della Madonna Addolorata visto dalla stradina che conduce al paese

Storia: edificato nel lontano 1824 sulle rovine di una preesistente edicola sacra, forse per adempiere ad un voto, di cui però non si conosce il motivo, fatto dagli abitanti delle tre frazioni vicine, l'edificio fu sottoposto negli anni a diversi restauri, finalizzati a ripristinarne l'aspetto originario in seguito a ripetute cadute di massi, ai bombardamenti della prima guerra mondiale e, soprattutto, al terremoto del 1976.

Panorama dal retro dell'edificio

Come raggiungerlo: il santuario di Barcesino è raggiungibile dal centro del paese percorrendo una stradina sterrata in lieve salita il cui inizio è segnalato da un cartello giallo molto ben evidente e, poco più avanti, da un'imponente croce granitica. 

L'imbocco del sentiero per il santuario

Lungo il percorso, 14 capitelli corrispondenti ciascuno ad una stazione della Via Crucis, originariamente decorati da affreschi dipinti ma oggi ospitanti sculture in terracotta realizzate da un famoso artista trentino, illustrano le varie tappe della vita di Gesù, accompagnando nel silenzio più assoluto i visitatori al cospetto di questo suggestiva chiesetta immersa nel bosco.

Tappe della Via Crucis lungo il sentiero per il santuario

Quando visitarla: la chiesetta della Madonna Addolorata di Barcesino è solitamente aperta in maggio in occasione del Rosario e durante la stagione estiva. Per maggiori informazioni su giorni ed orari esatti di apertura, scrivete a info@vallediledro.com (sono molto cortesi e, soprattutto, rispondono sempre).

Scorcio su Molina di Ledro

CHIESETTA DI SAN MARTINO 
(Pieve di Ledro)

Posizione e descrizione: ubicata sulla sommità di un soleggiato pianoro erboso, ad un'altitudine di 1.228 metri e al cospetto dell'incombente mole del Monte Corno, la chiesetta di San Martino sorge a circa 7 km di distanza da Pieve di Ledro ed è raggiungibile con una bella passeggiata partendo direttamente dall'Hotel Lido.

La chiesetta di San Martino e, sullo sfondo, il Monte Corno (1.729 m)

Incastonato in un paesaggio unico, fatto di boschi, picchi rocciosi e soffici prati punteggiati da vecchi fienili abbandonati, l'edificio si presenta come una piccola casetta dalle pareti dipinte di bianco, decorata in facciata da una scolorita scritta in latino su tre righe ("Veteri in colle meridiano vetustate consunpta hic aedificata") ed impreziosita al suo interno da un bell'affresco raffigurante il Santo dedicatario, realizzato da un artigianato di Bezzecca soprannominato "Clòciol".

I suggestivi fienili di San Martino, a pochi passi dalla chiesetta omonima

Storia: sappiamo poco o nulla circa le vicende storiche che interessarono la chiesetta di San Martino. L'unica informazione certa in nostro possesso, riportata su un vecchissimo testo dedicato alla valle di Ledro scovato per caso in biblioteca e confermata tra l'altro dall'iscrizione latina sopracitata, è che fu costruita nel 1887 in memoria dell'antica parrocchia omonima situata sulla sommità del Monte Bregno, fatta edificare dagli abitanti dei comuni di Pieve, Mezzolago e Bezzecca (che ogni anno vi organizzavano numerose processioni) ed andata distrutta in seguito alla caduta di un fulmine. 

Scorcio dal basso della chiesetta e del Monte Corno

Come raggiungerla: svolgendosi tutto in salita, in alcuni tratti con pendenze anche abbastanza significative, il sentiero per raggiungere la chiesetta di San Martino non è propriamente dei più semplici. Il percorso ha inizio in località Pieve di Ledro (ma può essere intrapreso anche partendo da Mezzolago o dalla località Pur seguendo la ciclabile che costeggia il lago fino all'Hotel Lido) e se si esclude un primo breve tratto su strada asfaltata, si svolge interamente nel bosco, regalando suggestivi scorci sia sul sottostante Lago di Ledro che sulle belle montagne circostanti.

Dopo un primo breve tratto su asfalto, il sentiero si addentra nel bosco

Raggiungibili in circa 1 ora e 30 seguendo le indicazioni per San Martino - Bochèt de la Spinera - Malga Giù (segnavia 456), i prati di San Martino non sono soltanto il luogo ideale dove rilassarsi ammirando splendidi panorami, sono anche il punto di partenza perfetto per chiunque voglia avventurarsi alla scoperta delle Alpi di Ledro: numerosi sono infatti gli itinerari che, partendo dal prato antistante la chiesetta, consentono di raggiungere cime di modesta altezza (Monte Corno), alpeggi immersi nel verde (malga Giù e malga Cita) o, perché no, mettersi alla prova lungo sentieri attrezzati come quello dedicato a Fiore Mora e Mauro Pellegrini (percorso che mi sento comunque di consigliare soltanto agli escursionisti più esperti).

Segnavia 456 per la chiesetta di San Martino

Quando visitarla: a differenza di quella di Barcesino, la chiesetta di San Martino è visitabile soltanto in occasione della Festa di San Martino, manifestazione organizzata ogni anno nel mese di novembre durante la quale il piccolo santuario viene aperto e, subito dopo avervi celebrato la Messa, viene allestito sul prato antistante l'edificio una sorta di pranzo collettivo a base di polenta ed "osei scampé". Una ricompensa perfetta alla fatica fatta per arrivare fin quassù!

Sentiero nel bosco in prossimità della chiesetta

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