giovedì 11 maggio 2017

BUCHE, PALLINE E PRATI A PERDITA D'OCCHIO: I 6 CAMPI DA GOLF PIÙ SPETTACOLARI DELL'ALTO ADIGE

Fin da quando ero bambina, faccio mea culpa, ho sempre pensato al golf non come ad un vero sport, bensì come ad un hobby da ricconi, praticabile da chiunque avesse a disposizione abbastanza soldi e tempo libero da potersi permettere il lusso di trascorrere le proprie giornate rincorrendo palline bianche su e giù per sterminate distese erbose intervallate da piccole buche, bandierine e altri ostacoli.
Qualche tempo fa però, riguardando alcuni spezzoni di episodi tratti da un cartone animato molto popolare nei primi anni Novanta (ebbene sì, sto parlando proprio di Lotti, ve lo ricordate?), mi è venuta voglia di approfondire l'argomento e così, cerca oggi cerca domani, ho scoperto che, oltre a poter essere considerato una disciplina sportiva a tutti gli effetti, con tanto di ferree regole di gioco da rispettare, il golf rappresenta per chi lo pratica soprattutto una sfida con sé stessi, un esercizio di massima concentrazione e precisione per la cui riuscita sono indispensabili allenamenti costanti, resistenza fisica, onestà (verso l'ambiente e verso gli avversari), nervi saldi, un pizzico di fantasia e tanta, ma tanta, pazienza.

♫ Tutti in campo con Lotti... Lotti! ♫